Margherita Sarfatti, controversa autrice di inizio secolo

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Margherita Sarfatti, nata Margherita Grassini (Venezia, 8 aprile 1880Cavallasca, 30 ottobre 1961), è stata una scrittrice e critica d’arte italiana, nota anche per la sua relazione con Benito Mussolini, del quale scrisse una delle prime biografie agiografiche, intitolata Dux.

Ultima di quattro figli, nacque da una ricca e nota famiglia ebraica.

Margherita, già di sua natura assai dotata, ebbe un’ottima istruzione, parlando correntemente 4 lingue. Fu educata in casa e poté usufruire di insegnanti quali Antonio Fradeletto, Pietro Orsi e Pompeo Gherardo Molmenti. Grazie alla posizione del padre, ebbe inoltre modo di conoscere personalmente numerosi letterati quali Israel Zangwill, Gabriele D’Annunzio e i Fogazzaro.

Nel 1898 sposò l’avvocato Cesare Sarfatti, militante socialista, e ne assunse il cognome, con cui firmò tutte le sue opere. Nel 1902 si trasferisce a Milano, scrive sull’Avanti della Domenica e dal 1909 è direttrice della rubrica dedicata all’arte sull’Avanti!, organo di stampa del Partito socialista italiano. Tra il 1902 e il 1905 collabora con il periodico Unione femminile, organo di stampa della omonima organizzazione, impegnata per l’emancipazione femminile.

Nel 1912 Anna Kuliscioff fonda e dirige la rivista La difesa delle lavoratrici alla quale sono chiamate a collaborare le donne socialiste italiane; anche la Sarfatti si rende disponibile a fornire il suo contributo sia con articoli, sia con sovvenzioni personali in denaro. Nello stesso anno incontra Benito Mussolini, allora dirigente del PSI ed in procinto di divenire direttore dell’Avanti!, e nasce tra i due una simpatia che si trasformerà in un sentimento più profondo. Tale sentimento porterà la Sarfatti sempre più vicina alle posizioni di Mussolini in qualsiasi modo queste si evolvano fino a divenire, nel 1918, redattrice de Il Popolo d’Italia, quotidiano fondato e diretto dal futuro dittatore.

Il suo salotto milanese intorno agli anni venti era frequentato da molti intellettuali ed artisti. Nello stesso periodo divenne direttrice editoriale di Gerarchia, la rivista di teoria politica fondata da Benito Mussolini. Nel 1922 fondò con il gallerista Lino Pesaro e gli artisti Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Gian Emilio Malerba, Pietro Marussig, Ubaldo Oppi e Mario Sironi il cosiddetto Gruppo del Novecento, le cui opere furono esposte per la prima volta nel 1923 alla galleria Pesaro di Milano.

Nel 1934 la Sarfatti si recò negli Stati Uniti, accolta ufficialmente alla Casa Bianca da Eleanor Roosevelt con gli onori riservati alla moglie di un capo di stato. Ma i rapporti con Mussolini si deteriorano rapidamente in quegli anni, con la svolta intransigente della politica fascista. In una relazione in cui politica e passione furono sempre strettamente connessi, anche la separazione fu al tempo stesso politica e privata. Sarfatti si oppone all’avventura coloniale e all’alleanza con Hitler; Claretta Petacci ne prende il posto di prima amante. Nel 1936 Mussolini le fece intendere che non sarebbe stata più ricevuta a Palazzo Venezia.

Con la promulgazione delle leggi razziali nel 1937, la Sarfatti si allontanò dall’Italia evitando, in tal modo, di essere travolta dal crollo del regime. Si trasferì in Argentina ed Uruguay ove lavorò come giornalista a Montevideo.

L’archivio di Margherita Sarfatti è conservato all’Archivio del ‘900 del Mart di Rovereto.

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.