Dieci anni di lettere tra Marta Abba e Luigi Pirandello, infinite parole tra il 1926 e il 1936, che finalmente rientrano nella Casa museo dello scrittore, a Roma.
Un nipote dell’attrice scomparsa nel 1988 ha infatti deciso di donare all’Istituto di Studi Pirandelliani la corrispondenza indirizzata al villino di Via Bosio, dove Luigi Pirandello trascorse gli ultimi anni della sua vita. Le lettere furono trovate proprio lì, dopo la morte dello scrittore, e furono richieste indietro dalla Abba.
I due si conobbero nel 1925 quando Marta Abba ottenne l’ingaggio di prima attrice del Teatro d’Arte, fondato da Pirandello.
Più di trent’anni di differenza d’età non impedirono la nascita di un intenso rapporto, forse non solamente di collaborazione lavorativa e artistica, anche se l’idillio tra loro non fu mai ufficialmente confermato.
Pietro Frassica le pubblicò nel 1994.
”Scrivimi, fatti viva, ho tutta la mia vita in Te, la mia arte sei Tu; senza il Tuo respiro muore”
”Arrivederci, caro Maestro, stia di buon umore che il mondo è nostro” e solo ogni tanto ecco un ”pensi a me che le voglio bene”
Paola Bianchi