“Infusi & Refusi”
di
Paola Bianchi
Quando bere una tisana è meglio che scrivere un libro….a proposito di infusi….
Scarlett Douglas Scott è lo pseudonimo di Solange Mela, autrice di “Sepolta viva”, “Il testamento degli O’Connors” e “Il codice Morrigan” e titolare ed editor della casa editrice Domino, che ha, guarda caso, pubblicato anche il suo ultimo racconto “Infusi & Refusi”.
Non avendo letto nessun’altra sua opera e, dando credito ad alcune critiche che la definiscono “regina dell’horror”, voglio darle il beneficio del dubbio, perché se dovessi basarmi sul racconto capitatomi per caso tra le mani, dovrei bocciarla senza alcuna esitazione!
Copertina colorata, titolo accattivante, trama stuzzicante e….fine della magia.
Iniziamo a leggere le prime righe ed in effetti la storia pare promettere bene. Veniamo immediatamente catapultati in un momento ipercaotico di Angela, la protagonista, che di mestiere fa la correttrice di bozze, alle prese con un terribile ritardo sulla consegna del suo lavoro.
Periodo dell’anno: Natale. Via al primo cliché, la brava ragazza responsabile che invece di festeggiare con la famiglia o gli amici, resta in casa a lavorare senza sosta.
Secondo cliché: la protagonista acqua e sapone, veste una mise trasandata di quattro taglie più grandi della sua, che farebbe inorridire anche Babbo Natale, ma quando spunta all’improvviso uno pseudo fidanzato, si scopre che non è poi così bruttina e che nel cassetto ha comunque un completino di pizzo pronto per ogni evenienza.
Terzo argomento scontato: l’amica antipatica e invadente che si presenta non invitata per farle perdere il tempo che già scarseggia.
Ecco, questo è l’inizio del libro e…. anche la fine. Apprezzo i romanzi brevi, ma che almeno abbiano uno svolgimento ed un epilogo!
I personaggi non sono definiti, ma accennati, più simili a caricature di pregi o difetti umani, che a veri e propri attori.
La protagonista, Angela, oltre ad una lezione tecnica sull’uso di whatsupp, per cui la ringraziamo, ci racconta il romanzo che sta correggendo con tanta dovizia di particolari, da doverci far fare mente locale su quale delle due storie stiamo leggendo in realtà.
Finita la correzione della bozza, finito il racconto. Angela invia il lavoro via e-mail e si dedica al paziente fidanzato rimasto in attesa del suo regalo di Natale. Ovviamente quest’ultima parte a chiusura delle poche pagine scritte è solamente indicata dall’autrice, che sceglie di troncare la sua storia quasi all’improvviso, come se si fosse annoiata o avesse perso l’ispirazione.
In effetti l’impressione che scaturisce da questa lettura è quella di un’opera incompiuta, come se avessimo letto il primo capitolo di un libro, non il libro intero.
Se dovessi dunque basarmi su “Infusi & Refusi”-, vi sconsiglierei di leggere i racconti di Scarlett Douglas Scott. Sicuramente vi consiglio di non comprare il libro in questione e mi riservo di leggere altro per riportarvi il mio modesto giudizio, al fine di avere una conferma o una smentita di questa prima negativa impressione.
Infusi & Refusi
Scarlett Douglas Scott
Gennaio 2015