Google batte la Authors Guild nella causa Google Books
Ricordate la causa intentata dall’Authors Guild a Google, per contrastare il progetto di scannerizzazione di milioni di libri? Ebbene, il 18 aprile la Corte Suprema Statunitense ha rifiutato di riaprirla.
Ma facciamo un passo indietro: la Authors Guild è la più antica e grande associazione di autori americani. Nel 2005, dopo che già dall’anno prima Google aveva iniziato a scannerizzare più di venti milioni di libri, con lo scopo di creare un’enorme biblioteca digitale, era scattata l’azione legale per violazione del copyright sia da parte della Authors Guild, appunto, che dell’Association of American Publishers, la più importante associazione di editori americana. Due cause quindi, di cui una, quella civile con gli editori, si era conclusa nel 2012 con un accordo. L’altra invece, tra l’altro una class action, cioè un’azione collettiva di una categoria verso una sola controparte, ha decretato la vittoria di Google in ben due gradi di giudizio.
Tra gli autori che hanno sostenuto l’Authors Guild in questa causa troviamo Tony Kushner, Margaret Atwood, J.M. Coetzee e Ursula L. Le Guin.
Google, a sua difesa, sostiene che il progetto Google Books è un’opportunità offerta ai lettori per poter scoprire nuovi testi e nuovi scrittori, e quindi, ovviamente, fornisce un vantaggio anche agli autori.
Paola Bianchi