Mark Twain: scrivere viaggiando lungo il Mississippi

Mark Twain

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Mark Twain, pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens (Florida, 30 novembre 1835Redding, 21 aprile 1910), è stato uno scrittore, umorista, aforista e docente statunitense.

Utilizzò anche altri pseudonimi, come “Sieur Louis de Conte”, ad esempio per firmare la biografia di Giovanna d’Arco. È considerato una tra le maggiori celebrità americane del suo tempo: William Faulkner scrisse che fu il “primo vero scrittore americano”.

Dati i trascorsi da pilota dei battelli a vapore sul Mississippi, fatto di cui era orgoglioso, è ritenuto che lo pseudonimo che si attribuì, “Mark Twain” derivi dal grido in uso nello slang della marineria fluviale degli Stati Uniti per segnalare la profondità delle acque: by the mark, twain, ovvero: dal segno, due (sottinteso tese). Tale grido indica una profondità di sicurezza (appunto due tese, circa 3,7 metri).

Dati i trascorsi da pilota dei battelli a vapore sul Mississippi, fatto di cui era orgoglioso, è ritenuto che lo pseudonimo che si attribuì, “Mark Twain” derivi dal grido in uso nello slang della marineria fluviale degli Stati Uniti per segnalare la profondità delle acque: by the mark, twain, ovvero: dal segno, due (sottinteso tese). Tale grido indica una profondità di sicurezza (appunto due tese, circa 3,7 metri).

Il Missouri era uno stato schiavista ed il giovane Twain ebbe familiarità con l’istituzione della schiavitù, un tema che avrebbe poi esplorato nella sua scrittura.

Nel 1851 iniziò a lavorare come tipografo e collaboratore di articoli umoristici per l’Hannibal Journal, un giornale fondato da suo fratello Orion.

Twain aveva sognato la morte del fratello, un mese prima, e questo lo portò ad interessarsi di parapsicologia.

Portato dal suo stesso precedente mestiere di giornalista ad alimentare l’interesse per la letteratura, cominciò a scrivere alcune novelle, che vennero pubblicate dai giornali presso i quali era stato impiegato.

La vita che egli condusse, dal 1857 al 1861, sul Mississippi, sarebbe diventata però il tema ricorrente nelle sue opere. Nel 1861, pur essendo avverso allo schiavismo, si arruolò in un battaglione di confederati, ma poco dopo diserta e abbandona i “volontari” sudisti. Nel 1863, ritornato al lavoro di giornalista, incontrò l’umorista Artemus Ward che lo incoraggiò a scrivere.

Il primo libro di Clemens fu una raccolta di novelle intitolata Il ranocchio saltatore, del 1865. Tra il 1863 ed il 1865, dopo la fine della Guerra civile americana, avvenne la sua vera e propria formazione: viaggia per tutto il paese, intraprende diversi lavori e conosce la gente ed i loro costumi e modi di parlare, che si riflettono nel linguaggio nei suoi romanzi.

Dopo essersi trasferito in California nel 1865, Twain divenne un cercatore d’oro e un minatore, per poi darsi definitivamente alla carriera di giornalista freelance e reporter a San Francisco, e naturalmente a quella di scrittore.

Il contributo più grande di Twain alla letteratura americana è spesso considerato il romanzo picaresco Le avventure di Huckleberry Finn (1884), seguito de Le avventure di Tom Sawyer, un libro per ragazzi. Ernest Hemingway disse: “Tutta la letteratura moderna statunitense viene da un libro di Mark Twain, Huckleberry Finn. (…) Tutti gli scritti Americani derivano da quello. Non c’era niente prima. Non c’era stato niente di così buono in precedenza”.

Altrettanto famosi sono il fanta-storico Il principe e il povero, Un americano alla corte di re Artù (esempio di fantascienza umoristica) e il realista e autobiografico Vita sul Mississippi.[5][25] Twain fu un maestro a tradurre la conversazione colloquiale ed a creare e diffondere una letteratura specificatamente americana ed a costruire tematiche e linguaggi espressivi americani.

Fu da sempre un sostenitore dei diritti dei neri e un oppositore instancabile del razzismo in ogni sua forma, anche se in gioventù non aveva una buona opinione dei nativi americani.[47] Sebbene non si dichiarasse esplicitamente socialista, supportò il movimento laburista, oltre che i diritti delle donne e delle minoranze.

Si oppose alla vivisezione per motivi di principio morale, sostenendo i diritti degli animali. La sua obiezione non era su una base scientifica, ma piuttosto un problema etico, come egli affermò.

Twain utilizzò vari “pen names” prima di adottare definitivamente Mark Twain. Fino al 1863 firma i suoi abbozzi umoristici e fantasiosi con il nome Josh. In più usa lo pseudonimo Thomas Jefferson Snodgrass per alcune lettere umoristiche. Sieur Louis de Conte lo utilizzò solo per la biografia di Giovanna d’Arco. Twain iniziò a utilizzare il suo pseudonimo principale dopo aver lavorato a bordo dei battelli che navigavano sul Mississippi: il termine “Mark” fa riferimento alla misurazione della profondità delle acque (ma è ambivalente essendo anche un nome proprio), mentre “Twain” è la forma arcaica (old english) di “Two” (due), quindi il barcaiolo gridava “Mark Twain!” o meglio “by the Mark Twain!” che significa “secondo il segno [la profondità] è due [ Fathom (cioè braccio)]” ovvero “l’acqua è profonda 12 piedi, è sicuro passare”.

 

 

 

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.