Polarville, ovvero il simbolo della rinascita di L’Aquila
Ricordiamo L’Aquila e la tragedia che l’ha travolta nel 2009. Ricordiamo anche la forza di volontà, lo spirito di iniziativa e la collaborazione tra i cittadini per superare quel terribile momento.
L’Aquila che esce dalle macerie del terremoto e si ricostruisce è un esempio per tutti noi.
Via dei morti, una strada laterale della città, era chiamata così dagli aquilani perché l’unica attività aperta era un’agenzia di pompe funebri, ed era pressoché disabitata. In realtà si chiama Via Castello, ed oggi è un pullulare di persone e negozi, con molti bar, un parco ed una libreria, la Polarville.
Polarville è, per ora, l’unica libreria che ha riaperto dopo il terremoto. Prima era situata in un palazzo vicino a piazza Duomo, quindi proprio nel centro della città e, sebbene a breve il proprietario dovrebbe riavere la vecchia sede, lascerà la libreria in Via Castello. Cervelli, questo il nome del libraio, sostiene infatti che «Noi seguiamo la città», e ormai la vita si è spostata altrove.
Il signor Giuliano Cervelli è un uomo di cultura ed un cittadino aquilano molto attivo. Non è solamente libraio, ma anche bassista di una storica rock band dell’Aquila e organizzatore di concerti e mostre. Decise di aprire Polarville nel 2004, chiamandola Polar Cafè, in omaggio al genere letterario e cinematografico del noir francese degli anni Settanta, a lui tanto caro. Al Poar Cafè si potevano comprare sia libri, che dischi, sorseggiando un caffè e facendo due chiacchiere. Fortunatamente, nonostante il disastro causato dal terremoto, Cervelli riuscì, nel 2014, a recuperare molti tra i libri, vinili e CD, riuscendo quindi a riaprire uno dei luoghi più frequentati della città.
Paola Bianchi