Ladri di Libri
di
Paola Bianchi
Hacker o incivili?
Un lampo di genio, un’intuizione, uno studio, una ricerca, una fantasia, un sogno, un incubo e, finalmente, il foglio bianco davanti a te inizia a riempirsi e a prendere vita. Una parola, un paragrafo, un capitolo e il tuo libro è finito. Ti ci è voluto un mese oppure anni, ma alla fine eccolo là. Il frutto della tua mente e del tuo cuore, la causa di notti insonni, di dubbi e di speranze e poi….poi te lo rubano.
Purtroppo questo è accaduto proprio in questi giorni ad una scrittrice italiana, che tra l’altro apprezzo molto.
Donatella Perullo è una napoletana doc, nel senso più positivo del termine. Dopo aver recensito una delle sue opere i nostri contatti si sono intensificati portandoci, grazie all’utilizzo dei social, ad interagire quotidianamente. Ho scoperto così la persona dietro la scrittrice: una donna creativa, una mamma attenta, una persona solare. C’è stato, però, chi quel sorriso, anche se fortunatamente per poco, è riuscito a smorzarlo. Ladri. Usiamo le parole esistenti nel vocabolario della lingua italiana. Perché di questo si tratta, di furto.
Tanta passione, tanto impegno e tanta fiducia sono stati traditi e così “Nemesi” è stato rubato da Amazon su cui era pubblicato e dirottato in un sito da cui è possibile scaricare gratuitamente libri, hackerando tra l’altro il codice di protezione e, cosa secondo me ben più grave, anche un altro romanzo “Il Fato degli Dei – Lacrime d’Ametista” inviato solamente in pdf ad alcuni bloggers per far sì che venisse recensito, ha subito la stessa sorte.
Credo sia superfluo quantizzare il danno morale ed economico che un’azione del genere ha determinato. Né è mia intenzione sottolineare per l’ennesima volta quanto la pirateria possa essere deleteria. Non ho ovviamente idea di chi sia il colpevole di questo crimine, ma mi piacerebbe moltissimo poter ascoltare il suo punto di vista e ottenere una spiegazione per questo gesto gratuito. Capire cosa ne abbia guadagnato e quale sia stato il motivo del suo comportamento. Ammesso e non concesso che una persona del genere possa vantare una ragione completamente funzionante….
Tuttavia, tanto per togliere qualche ora di sonno allo spacciatore di pdf, è bene sapere che il responsabile dell’utilizzo dello spazio web e il proprietario del dominio sono le persone su cui è possibile eventualmente rivalersi. Per sapere di chi si tratta è sufficiente andare su un “who is”. E a ricevere il pdf ovviamente non sono stati in molti.
Questa brutta avventura può servire da monito anche ai fautori delle auto pubblicazioni, che ovviamente in casi del genere non sono minimamente tutelati.
Scrivere articoli e recensioni mi appassiona. I libri sono da sempre i compagni irrinunciabili della mia vita. Ricevere l’opera di qualcuno è un regalo inestimabile. Non si tratta solamente di tenere tra le mani delle pagine di carta o di scaricare un formato telematico sui nostri lettori. Ciò di cui ti stai occupando in quel momento non ti appartiene, è l’essenza di un’altra persona che comunque merita il tuo rispetto. Ciò che leggi può piacerti o meno, puoi lodare o criticare, ma nessuno di noi ha il diritto di indossare la cappa del giudice e salire su un piedistallo, perché quello che io ritengo inappropriato o scontato, un altro può trovare interessante e profondo.
Se non si è in grado di capire questo….forse si dovrebbe evitare di recensire.