Recensione di “Diurno Imperfetto” di Matteo Bertone
di Paola Bianchi
Chi si conosce fino in fondo?
Titolo intrigante, copertina semplice ed elegante su cui spicca la figura grigiastra di una falena ed il titolo in caratteri rossi su sfondo bianco; argomento: vampiri. Sì, lo compro. Speriamo non sia il solito “polpettone” sui miei amati personaggi dai denti appuntiti, spesso incompresi e solamente sfruttati. Timore infondato, direi, perché il libro è una scoperta inattesa e si rivela essere una piacevole lettura.
Matteo Bertone rompe gli schemi e ci presenta finalmente dei personaggi nuovi, che nulla hanno a che fare con gli ingessati nobili dai lunghi mantelli neri o con i giovanissimi rubacuori intriganti, molto più simili a dei sex-symbols che a dei non-morti succhiasangue.
“Diurno imperfetto” ci avvolge con la sua atmosfera quotidiana, fatta di giorni noiosi e relazioni aride e soffocanti e notti possibili, alternative, pericolose, ma proprio per questo affascinanti.
Il protagonista è un uomo ordinario, con un lavoro normale e una fidanzata opprimente ed accentratrice. Un personaggio quasi anonimo in cui è facile, per un aspetto o per un altro, identificarsi. Ebbene, come accade molto più spesso di quanto si pensi, la vita del giovane farmacista è destinata a cambiare, velocemente e radicalmente. Fagocitato suo malgrado dall’ambiente intellettuale e asettico che circonda la fidanzata, impantanato in una relazione che ormai va avanti più per forza d’inerzia, che per passione, il ragazzo si ritrova invischiato in un ambiente dark-goth, in cui le splendide fattezze velate di pizzi e ornate di teschi e croci delle pseudo vampire, nascondono profonde aberrazioni dell’anima che rasentano la follia.
La maestria di Bertone è quella di presentare situazioni che possono essere effettivamente assurde, come normali e plausibili. Il lettore è talmente rapito dal racconto, incuriosito dagli eventi e sorpreso dai colpi di scena, da non rendersi quasi conto di dove lo scrittore lo stia conducendo. Il vero vampiro è proprio lui, l’artista, che ci ammalia e ci confonde per farci ritrovare, alla fine, in una realtà inaspettata, che dobbiamo per forza accettare come logica ed inevitabile.
“Diurno imperfetto” è un romanzo che quindi mi sento di consigliare senza ombra di dubbio sia agli appassionati del genere, sia a chi, pur non amando particolarmente il noir, voglia comunque leggere una storia avvincente e fuori dal comune.
Il testo non è noioso, bensì scorrevole, ed i capitoli sono fregiati da riferimenti musicali di nicchia, che accompagnano la lettura con sonorità anni Ottanta.
Il libro si presenta benissimo anche all’interno, con pagine di carta consistente, totalmente privo di errori o refusi.
Matteo Bertone
Diurno imperfetto
Neropress Edizioni
Marzo 2015