Recensione de “Tra i segreti di Villa Aurelia” di Brunella Giovannini

“Tra i segreti di Villa Aurelia” è il secondo romanzo di Brunella Giovannini che ho letto, ed ha pienamente confermato la prima impressione ricevuta dalla lettura di “Un Volo di Farfalle”: le storie di questa scrittrice sono attuali e intriganti, scritte con una forma delicata e piacevole.

Fonte: Brunella Giovannini
Fonte: Brunella Giovannini

L’autrice possiede infatti la capacità di inventare personaggi e situazioni che richiamano però fatti di cronaca realmente accaduti.

In questo caso la storia prende le mosse dal terribile terremoto verificatosi nel duemiladodici nel territorio emiliano, tema purtroppo molto attuale anche in questo periodo, che ci rimanda alla tragedia dello scorso fine agosto che ha visto coinvolte, tra le molte città, anche Accumoli e Amatrice.

“Come sicuramente saprai, il nostro paese è stato recentemente colpito dal terremoto. Durante le prime scosse del 20 maggio, sulle pareti esterne della nostra casa sono comparse profonde crepe e stavamo aspettando un sopralluogo dei tecnici quando l’evento del 29, ha fatto crollare una

parte del tetto e l’abitazione è diventata inagibile. Abbiamo vissuto momenti indimenticabili, i forti sussulti erano accompagnati da boati e non ti nascondo che a volte ho pensato che fosse la fine, di tutto.”

La protagonista, Diana, è una donna di mezza età, vedova e con due figli, che vive tra i magnifici paesaggi dell’Alto Adige. Pagina dopo pagina questo personaggio ci si delinea come una persona inizialmente preda degli eventi che hanno sconvolto la sua vita, ma che col tempo ha saputo reagire e riprendere possesso della propria identità di individuo e madre.

Vittima della malavita organizzata meridionale, che l’ha costretta a nascondersi insieme ai figli, allontanandola dalla famiglia e dai luoghi cari, Diana si trova ad un certo punto a dover affrontare la profonda preoccupazione per la situazione della madre e degli zii, la cui casa è stata distrutta dal terremoto.

Ansia e dolore sono affiancati dall’incertezza di un incontro imprevisto con un vecchio amico perso di vista da molti anni, che sembra riemergere prepotentemente dal suo passato sempre vivo nel suo cuore.

“Diana era rimasta così, seduta sul letto con la testa tra le mani, immersa nei ricordi per più di un’ora. Interrotta dal rientro dei figli, aveva cercato di riprendersi anche se il suo viso non nascondeva l’angoscia provata nel rivangare il passato. Non era sfuggito ai ragazzi, il suo sguardo triste di cui immaginavano la causa, e per cercare un argomento di conversazione che la distogliesse da quei pensieri opprimenti, chiesero se erano arrivate notizie da Olga.”

Il messaggio che si legge in queste righe è quello di un destino segnato per ognuno di noi, attori inconsapevoli di un’opera già scritta.

Passato, presente e futuro non sono estranei, ma semplicemente momenti diversi dello stesso tempo, e ciò che ci accade o che facciamo è influenzato e influenza ciò che ci circonda, collegandoci in un tutto universale.

“Questa mattina siamo stati chiamati perché, durante i rilevamenti per poter procedere alla ristrutturazione post-sisma di Villa Aurelia, vicino a un pezzo di muro crollato nel sottotetto, è stato rinvenuto uno scheletro. Non è stata una bella vista, ho ancora lo stomaco sottosopra e ora dovremo fare delle indagini per sapere qualcosa di quelle ossa ritrovate.”

Il mistero è un altro elemento che pervade tutto il racconto della Giovannini: cosa ha scatenato quella che sembra essere una maledizione che perseguita Diana? Chi era Hilde?

Diana e Hilde, tristi protagoniste loro malgrado, donne coraggiose, figure che si stagliano all’ombra di Villa Aurelia, tra i segreti scritti su pagine antiche dimenticate per secoli e poi ritrovate.

Il personaggio principale del libro è ben delineato, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto introspettivo. Accanto ad esso i soggetti secondari svolgono comunque ruoli chiave per lo svolgimento del racconto, come i due vicini di casa protettivi e affezionati a colei che considerano come una figlia.

“Tra i segreti di Villa Aurelia” di Brunella Giovannini è un romanzo da non perdere, sia per chi ama le storie in cui si evidenziano le diverse tipologie umane, sia per chi è interessato ai fatti di cronaca e per chi, comunque, desidera leggere un buon libro.

Paola Bianchi

TRA I SEGRETI DI VILLA AURELIA

BRUNELLA GIOVANNINI

EDIZIONI LEUCOTEA SRL

2016

PAG. 120

 

 

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.