Recensione de “La Frusta e l’onda” di Irene Reffo
Quando erotismo e psicologia si fondono è facile lasciarsi trasportare dalle onde
“La Frusta e l’onda” è un racconto erotico, genere non amato da tutti ed evitato da alcuni per mero bigottismo. Ho scelto di leggere questo libro perché l’autrice, Irene Reffo, è tra i miei contatti facebook, e dai suoi post e dalle fotografie da lei pubblicate, ne avevo ricevuto l’impressione di una giovane donna delicata e sensibile. La sua opera è stata una conferma di questa mia percezione.
Ne “La Frusta e l’onda” sono in effetti descritte delle scene erotiche, ma l’autrice riesce a stuzzicare l’immaginazione del lettore senza la minima ombra di volgarità e, con maestria, ci coinvolge nella vita della protagonista, una ragazza dal cuore spezzato che cerca, in qualche modo, di sopravvivere al dolore.
Il ritmo è incalzante, scandito dal conteggio stesso della ragazza, che palesa in un continuo esame di coscienza, i propri stati d’animo ed i propri sentimenti. Per questo motivo credo che le quindici pagine, sicuramente ben scritte, siano pregne anche di un’investigazione del sé, che avvicina lo scritto della Reffo al genere psicologico introspettivo.
Servirsi di pratiche che prevedono l’interpretazione di determinati ruoli per cercare di dimenticare l’amore tradito e soffocare un dolore dell’anima insopportabile, non è certamente un mezzo adottato dai più. Tuttavia, tutti abbiamo almeno una volta nella nostra vita provato lo sgomento della delusione, l’asfissia del sentirsi inutili, l’incertezza del sentirsi incompleti o la vergogna della derisione ingiustificata. E’ naturale quindi, identificarci con chi, come la giovane che ci permette di leggere un amaro capitolo della sua vita, cerca un metodo per riscattarsi e ricostruire la propria personalità. Questo è perciò “La Frusta e l’onda”, un breve racconto erotico pieno di introspezione, delicatamente piccante, che riesce a catturare l’attenzione del lettore e che reinventa, in qualche modo, un genere spesso scontato e banalizzato.
Paola Bianchi