“Un volo di farfalle” è un romanzo di Brunella Giovannini, autrice italiana da sempre appassionata di scrittura, con una produzione sia di testi letterari che di poesia.
Questa storia in particolare nasce dalla poesia “Un fiore per Nadir”, presentata al Premio Letterario Internazionale Amici Senza Confini del 2014, che le è valsa il podio, classificandosi terza.
Il libro inizia con un tono pacato mantenuto, nonostante le vicende seguenti ed i colpi di scena, per tutto il racconto. Due giovani sposi, Omar e Raja, uniti da un amore profondo nato ai tempi dell’Università frequentata in Italia, decidono con il cuore colmo di disperazione di lasciare Damasco, teatro di guerra e violenza, per fuggire con i loro due figli, Nadir e Aisha, verso la terra che un tempo li aveva visti felici.
Una fuga ambientata ai nostri giorni, dunque, non dissimile dalle tante che ogni giorno riempiono le pagine dei quotidiani. Gente disperata, che lascia tutto ciò che ha, portando con sé solamente la speranza di una vita migliore ed un futuro per i propri figli.
Il mare spietato, a causa del ben noto naufragio di Lampedusa del 2013, separa Raja dal marito e dal figlioletto, lasciandola senza niente e profuga, con la piccola Aisha gravemente ferita.
La tragedia fa da sfondo ad una serie di altre storie collegate tra loro dai protagonisti del romanzo, che si stringono attorno alle due straniere offrendo loro solidarietà e amicizia.
“Un volo di farfalle” è certamente una denuncia di una situazione divenuta purtroppo ormai consueta, e esamina le ragioni di determinate scelte illustrando le angherie e i soprusi cui sono soggetti gli immigrati a causa di persone prive di scrupoli, che delinquono ai danni del più debole. Questo libro è, tuttavia, anche la testimonianza che la fratellanza tra popoli di estrazione e religione diversa è possibile e necessaria. Questo concetto è simboleggiato da un misterioso libro, scritto da un antico studioso entrato in contatto con un importante protagonista storico. L’avo in questione è un antenato comune di entrambe le famiglie coinvolte, quella siriana e quella italiana, e sottolinea dunque un pensiero universale secondo cui, su questo pianeta, siamo tutti in qualche modo legati gli uni agli altri.
La situazione enigmatica è estesa anche ad un altro aspetto trattato dalla Giovannini, quello spirituale.
La piccola Aisha colpita gravemente alla testa, viene infatti ricoverata e operata d’urgenza, ritrovandosi poi nella stessa stanza con un’altra bambina, Anna Paola, accidentalmente e gravemente ferita poche ore prima in una sparatoria tra malavitosi. La pena di due madri per le proprie figlie, Raja e Marina, unirà le due donne e farà nascere la profonda amicizia in grado di superare le differenze razziali.
Le due bambine in coma si ritrovano proiettate in un’altra dimensione. Qui, con l’innocenza e lo stupore proprio dell’infanzia, interagiscono tra loro ed incontrano Omar e Nadir. Il padre di Aisha rivela alla figlia l’esistenza del libro segreto e le promette di proteggerla sempre, lasciandole un ulteriore messaggio: quando vedrà in volo due farfalle, saprà che lui e suo fratello le sono accanto con il loro amore. La presenza del padre premuroso interviene effettivamente in più di un’occasione, per salvare sia la figlia, che i nuovi amici dell’amata moglie, vittime di eventi fortuiti, e non, che mettono a rischio le loro vite.
Molti quindi i temi affrontati coraggiosamente dalla scrittrice, compreso quello religioso, che per quanto possa essere controverso e difficile, ha come base comune la fiducia riposta incondizionatamente verso chi, con il suo amore sconfinato, è al nostro fianco pronto a sostenerci.
Paola Bianchi