Sabato in poesia omaggia il poeta maledetto

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Litanie di Satana

 Oh tu, che sei il più bello e il più sapiente degli Angeli, Dio tradito dalla sorte, spogliato d’ogni lode,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Principe dell’esilio, cui è stato fatto torto, e che ti rialzi, vinto, sempre più forte,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che conosci ogni cosa e regni sul sottosuolo, guaritore abituale delle angosce umane,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
O tu che anche ai lebbrosi, ai paria maledetti, per mezzo dell’amore insegni il giusto Paradiso,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che dalla Morte, tua vecchia e forte amante, generasti la Speranza, affascinante folle!
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che dài al proscritto lo sguardo calmo e altero, che danna tutto un popolo intero attorno ad un patibolo,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu, che sai dove, in quali angoli delle terre invidiose, Dio, geloso, ha nascosto le tue gemme,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu, il cui occhio limpido sa gli arsenali profondi in cui, sepolto, dorme il popolo dei metalli,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu, la cui lunga mano nasconde i precipizi che s’aprono al sonnambulo vagante sull’orlo delle cose,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che, magicamente, addolcisci le vecchie ossa del nottambulo ubriaco calpestato dai cavalli,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che per consolare l’uomo debole che soffre, ci insegnasti a mischiare lo zolfo col salnitrio,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che imprimi il tuo marchio, complice sottile, sulla fronte dell’impietoso e vile Creso,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Tu che poni negli occhi e nel cuore delle ragazze il culto della piaga, l’amore dei cenciosi,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Sostegno degli esuli, luce degli inventori, confessore degli impiccati e dei cospiratori,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Padre adottivo di tutti coloro che con nera furia Dio Padre ha cacciato dal paradiso terrestre,
Satana, abbi pietà del mio lungo penare!
Preghiera
Siano gloria e lodi a te, o Satana, nel più alto dei cieli, dove tu regnasti, e nelle profondità dell’Inferno, dove tu, vinto, sogni in silenzio! Fa’ che un giorno la mia anima riposi presso di te sotto l’Albero della Scienza, nell’ora che sulla tua fronte i suoi rami come un nuovo Tempio s’intrecceranno!

Charles Baudelaire

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.