Recensione di “L’Imbroglio dell’Anima” di Debora De Lorenzi

Anche la colpa ha le sue sfaccettature se si considerano le attenuanti

Fonte: Debora De Lorenzi

Da pochissimi giorni è uscito, disponibile sia in e-book che in cartaceo, il nuovo libro di Debora De Lorenzi, dal titolo intrigante “L’Imbroglio dell’Anima”.

La scrittrice, che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso degli anni, predilige il genere fantasy e questa sua ultima opera non fa eccezione.

La trama, intricata e intrigante, si svolge tra la nostra Italia e i paesaggi incantati e verdeggianti dell’Irlanda, non desinando persino cenni storici e di attualità sulle vicende politiche di questo particolare e bellissimo paese.

«Io provengo da Kinsale, nella meravigliosa contea di Cork, in Irlanda.»

Male e bene sono di nuovo in guerra, questa volta seguendo le leggi dettate da un’antica Profezia, per guadagnare l’ambito premio finale: la salvezza o la distruzione del genere umano.

Molti i personaggi descritti, che riescono a coinvolgere il lettore con le loro peculiarità e i loro moti d’animo. Diverse le tipologie delle figure, tra cui accanto ai semplici esseri umani, troviamo streghe, spiriti, demoni e persino vampiri. Molti di loro sono quindi esseri soprannaturali, appartenenti a un mondo parallelo e dotati di poteri, ma tutti conservano sentimenti di varia natura, che riescono a non renderceli estranei e lontani, ma anzi ci catturano portandoci inconsciamente a parteggiare per uno o per l’altro, provando marcate simpatie e antipatie non così scontate.

«Il nostro sangue, il nostro spirito, apra il passaggio alla dimensione luminosa. Accolgo il titolo di Signora della Luce».

Il romanzo è narrato in prima persona da Charlotte Mcdonnel, dandogli così la forma di un diario, e bilanciandosi tra passato e presente la protagonista, giovane ignara di appartenere a una particolare dinastia, ci informa di accadimenti eccezionali e ci presenta le sue antenate. Frizzante, caparbia e decisa, Charlotte è affiancata da Bleine, particolare figura fondamentale nella sua vita e per la Profezia, dal passato turbolento, appassionato e sfrontato, e dalla madre Eilise, la più “normale” della sua famiglia, non per carenza di tipicità, anzi, ma per scelta personale.

Sofia, la sua amica del cuore, rappresenta la dolcezza, l’intelligenza e la praticità propria di coloro che riescono a non fermarsi davanti alle apparenze e non temono il diverso.

Gli intrighi appartenenti prettamente al genere fantasy sono sapientemente alternati a quelli amorosi. Due figure in particolare hanno rilievo nelle vicende di Charlotte e sono Damien e Manuel, biondo dagli occhi di ghiaccio il primo, figura quasi eterea che incarna e protegge un fondamentale Segreto, moro e bellissimo il secondo, tanto affascinante, quanto pericoloso e attraente.

Un profumo a me familiare e diversi spostamenti d’aria, restituirono al mio volto un incerto sorriso. Bello, elegante e dannato, accompagnato da una cinquantina di esseri simili a lui, si unì nella lotta alleggerendo un tantino il mio cuore.

Oltre a caratterizzare perfettamente i personaggi, Debora De Lorenzi riesce a descrivere benissimo anche i loro stati d’animo, i dubbi, le tentazioni e le passioni, non lesinando scene amorose stuzzicanti e entusiasmanti, senza mai cadere nella volgarità, ma solleticando piuttosto la fantasia del lettore.

Particolare riguardo è stato prestato all’aspetto magico in generale. Il romanzo presenta infatti note esplicative di oggetti, prodotti e ingredienti usati nei riti, oltre a nomi riportati nell’originale celtico, ed è evidente la ricerca e la conoscenza da parte dell’autrice dei sortilegi e della magia, che impreziosisce quindi, riportando le sue padronanze sulle pagine del libro, ancora di più il suo lavoro.

«Aria, Acqua, Terra, Fuoco, il potere della Natura invoco… al mio cospetto sia rivelato Eamon, lo spirito che ho chiamato!»

Ho scelto di pubblicare questa recensione oggi, 8 marzo, come personale omaggio a Debora De Lorenzi e a tutte le donne. Questo romanzo infatti, che ho amato molto e letto con trasporto, è secondo me una lode alla figura femminile presentata nelle sue molteplici caratteristiche. Possiamo trovare la madre, la figlia, l’adolescente, la saggia, l’insensata, l’appassionata, l’amica, l’infida, la sincera, tutte sfaccettature che compongono una pietra preziosa e meravigliosa: la donna.

Paola Bianchi

 

 

 

 

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.

2 Risposte a “Recensione di “L’Imbroglio dell’Anima” di Debora De Lorenzi”

  1. Cara Paola, grazie per le tue coinvolgenti recenzioni, riesci puntualmente a catapultarci dentro il libro che prendi in esame con una semplicità ed efficacia unica.
    Vorrei fare i complimenti e soprattutto ringraziare la scrittrice Debora De Lorenzi per i suoi eccezionali lavori, sono impaziente di leggere quest’ultima opera.

I commenti sono chiusi.