Recensione “L’erede di Tahira” di Linda Bertasi – “Dopotutto il massimo segno della fine è il suo principio”

Copertina – Fonte: Amazon

“L’erede di Tahira” è un fantasy della scrittrice Linda Bertasi, che mi ha davvero entusiasmata.

Il romanzo, che l’autrice ha teneramente dedicato alla figlia Arianna, segue tutti i tipici punti del genere a cui appartiene, contrapponendo il bene al male, rendendo necessario un viaggio finalizzato al ritrovamento di un talismano, e creando un’atmosfera avventurosa e misteriosa allo stesso tempo.

Interessanti sono i richiami all’antico Egitto e alle sue leggende, che spiegano il motivo dell’enigma da svelare, così come gli accenni storici e geografici disseminati durante la narrazione, grazie anche alle note a piè di pagina.

“Prima della morte di Tutankhamon il Dio Anubis affidò ad Amneris la coppa di Ankh, o coppa dell’immortalità. Chi beve l’elisir contenuto nella coppa di Ankh avrà il dono di poter godere della vita eterna, ma se la coppa finisce in mani sbagliate porterà guerra e distruzione. (Leggenda Egizia)”

La storia vede numerosi protagonisti tra i quali spicca ovviamente Ariadne, personaggio chiave dell’intera trama, affiancata dai sei compagni di avventura, Dainar, Eridana, Inara, Adrian, Nadir e Rania. Il gruppo di giovani è quindi composto da sette elementi, numero particolarmente rilevante nella cabala, che torna più volte durante il racconto: sette ragazzi, sette Paesi, sette cristalli.

L’atmosfera sembra sospesa tra la realtà e il sogno, in una dimensione onirica che cattura il lettore e lo fa dubitare fino alla fine di quale sia la verità.

“Strano come ci si abitui al profumo di una casa, come il nostro cervello elabori ricordi legati a una particolare essenza. Siamo convinti che basti tornare in quel luogo, odorarne l’aroma intrappolato tra le mura e, come per magia, le sensazioni rassicuranti del passato busseranno per scaldarci il cuore. La verità, invece, è che sono le persone che lo hanno abitato a renderlo prezioso; senza l’eco della loro presenza, si trasforma in una scatola che graffia il cuore e accresce la malinconia”

Grazie ai flashback forniti dalla protagonista, pagina dopo pagina si assemblano pezzi isolati di un puzzle che danno vita a un magnifico risultato finale.

Aidha, colei che parte ma ritorna, e Tahira, la pura e casta, aprono le danze di un ballo vorticoso che si svolge tra l’Italia e paesi esotici come le Maldive, passando per un bosco incantato e un paese inventato.

“Si ritrovò in una stanza imponente stipata di libri: narrativa, manualistica, saggistica, storico, giallo, fantasy. A differenza di qualsiasi altra libreria, i volumi non erano divisi per genere e raggruppati in ordine alfabetico, ma secondo il colore della copertina che andava dal lilla all’azzurro e dal giallo al verde, in un curioso caleidoscopio di colori.”

Qual è la vera storia di Ariadne? Perché si sente tanto legata a Teksar, uomo dagli elevati poteri magici, che gli altri giudicano invece un traditore? Dove è stato nascosto il talismano che Tahira ha consegnato alla figlia prima di venire arsa sul rogo? Cosa devono fare i sette amici per ristabilire il Nuovo Ciclo e a che prezzo?

“«A cosa servono i cristalli?»

Rania osservò Arianna, seduta accanto a lei sul pagliericcio, la candela era nuovamente accesa a rischiarare l’ambiente. «Per rispondere a questa domanda devi prima porgermene un’altra. ‘Che cosa siamo noi’?» e di fronte al suo silenzio: «Noi siamo energia.»”

Se avete voglia di gettarvi in un’avventura dove niente è come sembra, in cui situazioni pericolose sono abilmente alternate a vicende sentimentali dipinte con decise tonalità introspettive, “L’erede di Tahira” di Linda Bertasi è sicuramente il romanzo che fa per voi.

Paola Bianchi

 

 

L’EREDE DI TAHIRA

LINDA BERTASI

SELF-PUBLISHING

FEBBRAIO 2016

FANTASY

PAG 158
 

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.

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