Libri e Emozioni vi presenta oggi un’altra poesia di Raffaele Rovinelli, “Rami”, sempre facente parte della raccolta “Sciarade Vol.1-Caduta” e anch’essa contenuta nella prima parte di essa intitolata “Abominio”.
L’occhio del poeta focalizza i secchi rami di un albero solitario, che come vecchi artigli rapaci cercano di sopravvivere al gelido inverno.
“Rami/Torvi e rinsecchiti,/motteggiati,/sconquassati sul nascere/da tediosi spifferi gelidi,(…)”
Chiara la solitudine che alberga nel cuore e nell’animo del Rovinelli, che raffigura il trascorrere inclemente del tempo presentando una natura morente e un paesaggio tetro e desolato.
Personalmente, tuttavia, leggo tra le brevi frasi dirette e suggestive un barlume di speranza. La stagione è quella del freddo sonno, ma i rami spogli cercano comunque un alito di vita, contribuendo con la loro scarna presenza all’esistenza del paesaggio stesso in cui sono bloccati.
“(…) Spaventosi nel loro essere,/ma contornanti nel tessere/il paesaggio mogio e freddo,(…)”
Paola Bianchi
RAFFAELE ROVINELLI
SCIARADE VOL.1 CADUTA
COLLANA “I GIGLI”
EDIZIONI MONTEDIT
2017