“Le regole di Hibiki” di Cristiano Pedrini è un romanzo articolato che sviluppa più argomenti sullo sfondo di una tenera storia d’amore.
Il protagonista è un giovanissimo che, a dispetto dell’età, si è già scontrato con i dolori e le brutture del mondo in cui vive. Accanto a lui la figura del fratello minore, a cui è impossibile non affezionarsi subito, grazie alla sua spiccata ironia e al suo amore incondizionato verso chi si sacrifica quotidianamente per prendersene cura.
Le vicissitudini del caparbio orfano inglese dal nome particolare, ruvido all’esterno, ma altruista nel profondo del suo cuore, si stagliano sullo sfondo della frenetica City, in cui è facile cadere preda dell’egoismo altrui.
Hibiki vive guardandosi le spalle, ben conscio del mondo privo di scrupoli che lo mette alla prova ogni giorno, in una continua lotta di affermazione di sé stesso e delle proprie capacità.
Pedrini scrive nuovamente un racconto in cui sottolinea l’importanza dei buoni sentimenti, dipingendo personaggi che alla fine ci danno una speranza e ci insegnano una morale.
La lettura è scorrevole e ricca di dialoghi, quasi come la sceneggiatura di un film, sebbene non manchino le descrizioni particolareggiate dei paesaggi e degli ambienti. I personaggi si oppongono gli uni agli altri e si completano. Il numero è essenziale, tanto da non creare confusione nel lettore.
Una storia da leggere per rilassarsi, sorridere dell’acerbo approcciarsi ai sentimenti del protagonista, ammirare la tenacia del suo pretendente che ha saputo vedere oltre le apparenze, e stupirsi per l’immancabile colpo di scena finale.
Un romanzo da acquistare anche per omaggiare e aiutare l’altruismo dell’autore, che ha deciso di devolvere gli incassi alla Comunità Il Ponte di Civitavecchia.
Paola Bianchi