Recensione de “Flame” di Debora De Lorenzi

Debora De Lorenzi esordisce di nuovo con un fantasy peculiare perché tira le file di altri suoi libri. I lettori che la conoscono ritrovano delle figure già incontrate e personaggi a cui son ormai affezionati.

Bellissima anche la copertina ad opera di Chiara Boz.

Dominano il fuoco e il colore rosso, rosso come il fuoco, come la passione, la malvagità, l’amore e l’odio.

Non è mai invadente nelle descrizioni che, anche se particolareggiate, lasciano libera la fantasia del lettore, che crea la sua immagine preferita. Sempre molto limpida nella sua scrittura e nella descrizione dei fatti, riesce a creare descrizioni ambientali di interni ed esterni in cui il lettore viene proiettato e vive pienamente.

Flame è il nome proprio della protagonista del romanzo, che però non appare immediatamente. Debora De Lorenzi riesce a impregnare le pagine dei suoi scritti di mistero, quindi in realtà alcuni personaggi sono noti, ma non tutti vengono rivelati immediatamente, fino al colpo di scena che ci sorprende e ci fa ricollegare gli avvenimenti. Quando leggiamo finalmente il colpo di scena ci rendiamo conto come assolutamente potevamo pensarci, ma la scrittrice è riuscita ad arte a fuorviarci.

“Voi sapete chi sono…

Ho vissuto tante vite… ma le uniche che valga ricordare le ho trascorse al fianco di due donne singolari, due donne che mi hanno condannato alla solitudine, due donne che progettavo di uccidere e, ironia della sorte, ho finito con l’amare.”

Le donne sono sempre protagoniste importanti nei romanzi di Debora De Lorenzi e sottolinea la figura femminile che, anche nella sofferenza e con le proprie debolezze riesce a distinguersi e ad affrontare le situazioni peggiori, con la forza della femminilità.

“La una calante era ferma nel cielo scuro. Mentre le streghe si radunavano per praticare la loro magia, io mi lanciai nella battaglia. Era essenziale tenere i demoni lontani da loro perché potessero compiere il rituale.

Il sangue di Flame scorreva vitale e irrefrenabile in me, mentre io straziavo gole e pugnalavo cuori a una velocità inconcepibile. Colpivo rapido ed elegante come un serpente; i demoni capitolavano senza neppure accorgersi di me. Solo una volta incontrai lo sguardo di Glen che mi concesse un cenno di approvazione prima di riprendere, a sua volta, lo sterminio.”

Come in ogni fantasy che si rispetti, anche qui bene e male si incontrano e si scontrano combattendo per la conquista del premio finale, in un mondo parallelo a quello della realtà che noi viviamo quotidianamente. Questo universo fantastico di Debora De Lorenzi è ricco di personaggi molto particolari e non comuni nella letteratura di genere, come i Figli della Luna e gli Azeto, di cui la scrittrice spiega origini e peculiarità.

Anche l’amore è un tema presente in “Flame” e, comunque, sempre trattato nei romanzi della De Lorenzi. Qui nascono nuove storie d’amore e tornano vecchie passioni che si confermano e si rinsaldano.

Come scritto all’inizio, “Flame” potrebbe essere un romanzo autoconclusivo, ma in realtà si nota una sorta di apertura nel finale, che potrebbe riservarci in futuro, una continuazione di questa saga.

 

Paola Bianchi

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.