Recensione di “Il Cielo d’Inghilterra” di Loriana Lucciarini

Amo Londra e la Gran Bretagna, quindi il titolo di questo romanzo mi ha senza dubbio catturata.

Fonte: Loriana Lucciarini
Fonte: Loriana Lucciarini

“Il Cielo d’Inghilterra” di Loriana Lucciarini in realtà poco ha a che fare con la regione britannica, nel senso che la storia potrebbe essere ambientata ovunque, e anche i riferimenti al sito specifico sono scarsi e non pregiudicanti.

Non costretto da una cornice preconfezionata, il lettore è libero di immergersi nelle vicende dei protagonisti, immedesimandosi facilmente e immaginando le scene sullo sfondo che preferisce.

I personaggi del racconto sono pochi, ben delineati e con un ruolo imprescindibile per la narrazione.

“Il cielo, il cielo è la prima cosa che ho notato. Un cielo azzurro ma senza luce, senza il sole caldo a me tanto caro che c’è da noi in Italia”.

Inizia così questo libro, con le parole di Cristina, giovane poliglotta italiana, trasferitasi in Inghilterra dopo essere stata inserita nel testamento di una cara, anziana signora inglese, Mrs Walker, conosciuta anni prima.

Cristina è una bella ragazza, molto legata alla propria famiglia, buona d’animo e sognatrice, come tutte le giovani della sua età.

Insieme alla sua benefattrice straniera, aveva conosciuto i di lei nipoti, Mary, Susan e Steve, e quest’ultimo si era insinuato nel suo cuore, rimanendovi nel tempo tenacemente attaccato.

Ma gli innamoramenti adolescenziali spesso non hanno seguito nell’età adulta, e proprio dalla confusione che avvolge i sentimenti, i segnali, le speranze e i fraintendimenti, prende le mosse una storia d’amore abbastanza convincente, dove non appaiono esagerazioni o situazioni forzatamente inverosimili, se si tiene presente che i Walker sono una famiglia molto ricca.

“Villa Rose è esattamente come Cistina la ricordava: una bella costruzione, posta su due piani, dalle alte finestre e ottimamente mantenuta. Al piano terra, una ampia vetrata, adibita a serra, dà direttamente sul giardino. La villa è infatti circondata da un ampio terreno boschivo, dove trovano un ottimo humus piante fiorite e alberi d’alto fusto”

Una famiglia che è abituata a vivere sopra le righe, ma che, ancora una volta, segue il vecchio adagio “i soldi non fanno la felicità”; personaggi che lottano quotidianamente per conquistare il proprio posto, che sia generalmente nella vita, o in particolare nel cuore di qualcuno.

L’amore è la colonna sonora di “Il Cielo d’Inghilterra”, sentimento trattato dall’autrice nelle sue molteplici sfaccettature. Tra le pagine del romanzo troviamo infatti l’amore classico tra uomo e donna, ma anche quello per la propria terra e per le proprie origini, per la famiglia e gli amici.

Cristina è una Cenerentola moderna che, al contrario della principessa della famosa favola, odiata dalle sorellastre, può invece contare su Mary e Susan, affidandosi a un legame decennale che il tempo invece di affievolire ha rafforzato.

Loriana Lucciarini quindi scrive di emozioni buone, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, e il timore e l’insicurezza rischiano di corrompere l’animo più nobile.

“Tra la confusione che la pervade l’unico pensiero fisso ora è soltanto uno. Scappare via, scappare assolutamente via da qui! Lontana da tutto. Lontana da lui.

Come finirà quindi la storia tra Cristina e Steve? La loro passione sarà svelata? O cadranno preda dei colpi di scena disseminati tra i capitoli del libro?

Vi invito a scoprirlo leggendo “Il Cielo d’Inghilterra” di Loriana Lucciarini.

Paola Bianchi

 

IL CIELO D’INGHILTERRA

LORIANA LUCCIARINI

ARPEGGIO LIBERO EDITRICE, 2015

PAG 176

 

 

 

 

 

 

Pubblicato da librieemozioni

Romana di nascita, ma cittadina del mondo, Paola Bianchi è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne e insegna lingue e materie letterarie, oltre a lavorare come correttrice di bozze e traduttrice. Appassionata di tutto ciò che ruota intorno ai libri ha un proprio blog, www.librieemozioni.altervista.com, che considera un salotto aperto agli amanti della scrittura e della lettura, e ha fondato a Civitavecchia, dove vive, un Club Letterario. Attualmente scrive per il Magazine Caffebook e ha già pubblicato numerosi articoli anche per giornali locali. Il saggio “La Figura del Vampiro dalle origini ai nostri giorni, nelle opere di Anne Rice e Joseph Sheridan Le Fanu” come il romanzo breve “Giochi di luna”, e “Finzione o realtà?” racconto pubblicato in e-book nella raccolta “Raccontami una Storia”, rispecchiano la sua passione per il genere horror, a cui si affiancano anche quello fantasy e thriller.